I Carabinieri del Noe in azione

Fiume Sarno: quattro aziende sequestrate per scarichi abusivi

Indagine delle Procura di Nocera Inferiore e Torre Annunziata
Girolamo Budetti

Quattro aziende sequestrate a Striano, Pagani e Scafati. Due Procure della Repubblica al lavoro su un'ipotesi di inquinamento ambientale, quella di Nocera Inferiore e quella di Torre Annunziata, per portare alla luce gli scarichi abusivi di reflui industriali, l'abbandono di rifiuti pericolosi e le emissioni in atmosfera senza autorizzazione.

L'operazione

I Carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli hanno eseguito i provvedimenti di sequestro emessi, due per parte, dai gip dei Tribunali di Nocera e Torre Annunziata, mettendo i sigilli ad aziende che operano nel settore della metallurgia pesante e del conserviero. L'obiettivo era impedire che si commettessero reati in grado di aggravare la situazione ambientale del bacino del fiume Sarno, visto che le indagini hanno permesso di accertare scarichi abusivi di reflui industriali direttamente o indirettamente nel fiume.

Le aziende salernitane

Nel caso dell'azienda conserviera con sede a Pagani, i reflui di lavorazione e lavaggio degli ortaggi erano incanalati nelle fogne e da lì nel fiume senza alcun filtro. Mentre un'azienda agricola di Scafati aveva un'autorizzazione scaduta da 5 anni ed un piazzale pieno di scarti esposti alle intemperie, i cui liquami finivano in un affluente del Sarno.

…e quelle napoletane

A Striano, un'impresa metallurgica sversava abusivamente i reflui industriali e non aveva titolo per emettere in atmosfera i vapori della verniciatura, della saldatura e della teflonatura. Infine, uno stabilimento conserviero di Sant'Antonio Abate lavava i piazzali e sanificava i barattoli ma scaricava le acque di lavorazione del canale Corrente, collegato col fiume Sarno, sena alcun trattamento preventivo.

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