Il delitto del sindaco pescatore

Fondazione Vassallo “La verità sta venendo a galla”

In otto hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagine
Simona Cataldo

«Oggi, dopo oltre quattordici anni di lotte, finalmente una verità inizia a emergere, una verità che per troppo tempo è stata nascosta e che qualcuno ha cercato di insabbiare». Dario Vassallo, presidente della Fondazione Vassallo, così commenta la notizia della chiusura delle indagini per le otto persone finite nel fascicolo d’inchiesta della Procura di Salerno sull’omicidio del sindaco pescatore. «L’omicidio di Angelo, avvenuto nel settembre 2010 ad Acciaroli, non è stato solo un crimine contro un uomo, ma contro la giustizia, contro la legalità che lui stesso difendeva – commenta il fratello, Dario – Le indagini hanno subito ostacoli, depistaggi e silenzi, ma oggi, grazie al lavoro della magistratura, la luce della verità sta squarciando il buio dell’omertà». Nell’avviso di conclusione delle indagini la Dda di Salerno ha confermato il movente che si nasconde dietro l’omicidio: ossia la scelta di Vassallo di denunciare il traffico di stupefacenti che aveva come base Acciaroli con il coinvolgimento, ritiene l’accusa, del colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo. «Chiediamo con forza al Partito Democratico, il partito di Angelo, di prendere una posizione chiara e di agire con determinazione nel Cilento. È necessario fare luce sulle responsabilità politiche di chi, per anni, ha scelto di non vedere, di non parlare e di non cercare la verità».

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