Il presidente della Commissione Ambiente del Comune di Salerno risponde al sindaco di Buccino

Fonderie a Buccino, Iannelli: «Progetto ad impatto zero»

«La delocalizzazione non è il trasferimento del problema, ma la sua soluzione»
Francesca De Simone

“Accolgo con piacere la notizia dei passi avanti sulla strada della delocalizzazione delle Fonderie Pisano, da un’area residenziale – quella attualmente occupata – a un’area industriale individuata nel Comune di Buccino”. Esordisce così Arturo Iannelli, presidente della Commissione Ambiente del Comune di Salerno, nel pronunciarsi sulla delocalizzazione dell’impianto.  “I passi avanti – chiarisce – sono l’istanza avviata da Fonderie Pisano alla Regione Campania per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e per il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR)”. Iannelli evidenzia come la delocalizzazione dell’opificio non sia stata decisa dal Comune di Salerno, ma è riflesso e conseguenza delle leggi dello Stato. “A contribuire a questo percorso – aggiunge- il Tavolo Tecnico istituito con il pieno appoggio del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e che per la prima volta ha portato un confronto tra Asl, Istituto Zooprofilattico, Arpac, Comune, Fonderie Pisano e i comitati cittadini”. Iannelli ricorda tutto questo al sindaco di Buccino, sottolineando che la tutela della salute pubblica non si esaurisce nei confini di un comune, ai danni di altri. “Non ci sono – dice il presidente della commissione ambiente – cittadini di serie A (secondo la lettura del sindaco di Buccino, quelli di Salerno) e cittadini di serie B (quelli di Buccino), ma c’è una fabbrica che sarà concepita, progettata e realizzata ex novo, con le tecnologie più avanzate e a impatto quasi zero, in un’area industriale”. “Questo è il senso della pace sociale adesso più vicina, il venir meno delle ragioni alla base dello scontro tra lavoratori, comitati, cittadini e istituzioni – conclude Iannelli -, non è il trasferimento di un problema, ma la sua soluzione. Credo che la salute pubblica, la salute di tutti, vada tutelata. Come il diritto al lavoro. E credo in una società in cui istituzioni e cittadini non sono nemici, ma realtà in reciproco sostegno e dialogo continuo, alla ricerca delle soluzioni migliori per coniugare sviluppo, salute e cultura”.

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