In strada per dire basta alle Fonderie Pisano a Fratte e per invitare le istituzioni pubbliche ad accelerare l’iter della delocalizzazione. Il Comitato Salute e Vita ha tenuto un’assemblea pubblica in piazza Matteo Galdi. Insieme ai cittadini si è parlato anche del corteo del 22 aprile “Mai più fonderie“. Ad oggi non è stato ancora individuato il sito dove trasferire le Fonderie Pisano. Di conseguenza restano in bilico diversi aspetti, legati inevitabilmente alla delocalizzazione. Come quello della produzione che va avanti a scartamento ridotto. Si procede, come negli ultimi mesi, con dieci giorni di lavoro e dieci giorni di stop. In bilico ci sono sempre i dipendenti che attendono risposte. Anche perché a fine maggio scadrà la cassa integrazione e poi si troverebbero senza copertura economica. Nel momento in cui sarà individuato il nuovo sito ci sarà la possibilità di attivare la cassa straordinaria. La delocalizzazione consentirebbe anche di superare la difficile coesistenza tra la fabbrica di via Dei Greci e il tessuto urbano. La proprietà doveva produrre tre ipotesi del nuovo sito in Regione Campania. Al momento le soluzioni porterebbero ad alcune aree in provincia di Salerno ma anche nell’avellinese o fuori regione, come a Potenza e Foggia. Sviluppi concreti non ce ne sono ma nel frattempo proseguono i passaggi informali per individuare al più presto il nuovo sito. La Regione Campania si è impegnata a supportare il percorso di nascita della nuova fabbrica che avrà un basso impatto inquinante. Nell’iter sono coinvolti anche il Ministero dello Sviluppo Economico ed Invitalia per un possibile finanziamento.
Fonderie, manca il nuovo sito. Comitato Salute e Vita in piazza
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