La decisione della Fiom Cgil e degli operai della Fonderie Pisano di incontrare le comunità locali potenzialmente interessate ad ospitare lo stabilimento di nuova generazione ipotizzato dagli imprenditori salernitani va salutata positivamente. Si tratta di un passo in avanti verso il dialogo, che nessuna istituzione dovrebbe rifiutare a prescindere. Va da sé, infatti, con la sola paura non si arriva da nessuna parte: occorre- piuttosto- il coraggio della conoscenza. Solo dopo, infatti, si potrà dire sì o no alle Fonderie in maniera convinta. Ed appare scontato che i Pisano certo non vogliono trasferire l’impianto fatiscente di Fratte, ma costruire uno nuovo e all’avanguardia.
Su questo tentativo, però, pende la scure del Tar che dovrà decidere sul ricorso delle Fonderie Pisano contro il Comune di Buccino sulla variante urbanistica che riguarda i suoli messi a bando dal Consorzio ASI. All’udienza cautelare del 10 ottobre 2018, la società ricorrente ha richiesto di abbinare la trattazione della sospensiva alla discussione nel merito. In effetti i giudici amministrativi non hanno fissato l’esame della fase cautelare; ritenendo di poterla riunire con il merito, rinviando il tutto ad una udienza prossima ventura. Il Presidente della II sezione del TAR di Salerno aveva ipotizzato la discussione entro il primo semestre 2019. Ma allo stato, l’udienza di merito non c’è.
La novità, semmai, sta nel fatto che le Fonderie Pisano hanno notificato un ricorso per motivi aggiunti. Com’è ovvio avverso e per l’annullamento della delibera del Consorzio Asi con cui è stata disposta la sospensione della procedura di gara per ulteriori sei mesi. Ovvio che la cosa è fatta limitatamente all’area industriale di Buccino. A giugno scorso, infatti, il consorzio decise di sospendere fino a dicembre i lavori della commissione presieduta dall’ex giudice Tringali. Il lavoro era finalizzato all’assegnazione di lotti nell’area industriale buccinese.
Questo dopo la decisione del Comune di Buccino di mutare la destinazione d’uso dei suoli, vincolandoli ad investimenti agroalimentari. Poche settimane fa, l’Asi ha disposto una ulteriore proroga di sei mesi, vista la pendenza del ricorso davanti al Tar. D’altronde, si è ancora in attesa del perfezionamento della procedura di variante urbanistica da parte del Comune di Buccino, che dopo aver incassato il via libera della Provincia deve passare pure per il visto del Genio Civile e della Soprintendenza.
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