Fonderie Pisano, avviati i licenziamenti collettivi per gli operai

Redazione

I sindacati hanno chiesto alla Regione Campania gli ammortizzatori sociali

L’avvio della procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori delle Fonderie Pisano è stato al centro dell’incontro di stamane in Regione Campania. In primo piano anche la delocalizzazione dell’opificio. I due aspetti, com’è ovvio e com’è noto, viaggiano di pari passo. Sono binari di un percorso che stenta a partire e che non si sa dove porterà. Questa mattina Fiom e Cgil hanno parlato con il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Con lui c’erano anche gli assessori alle attività produttive, Amedeo Lepore, e al lavoro, Sonia Palmeri. In queste ore l’azienda delle Fonderie Pisano ha comunicato che è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Una doccia fredda per i lavoratori che da tempo convivono con una situazione precaria, per non dire drammatica. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di salvaguardare l’occupazione mediante l’attivazione di ammortizzatori sociali. La Regione Campania si è resa disponibile ad una verifica in brevissimo tempo per scongiurare l’imminente rischio di licenziamento delle maestranze. Sul fronte della delocalizzazione l’azienda ha confermato e documentato l’intenzione di candidare il progetto del nuovo stabilimento sui bandi regionali di prossima scadenza. Gli assessori presenti hanno sollecitato l’azienda ad accelerare questo percorso anche per salvaguardare i posti di lavoro. Da due anni gli operai attendono di capire quale sarà il loro futuro, inevitabilmente legato a quello dell’opificio. Dopo il fermo del 2016 e la riapertura a scartamento ridotto e con lo stipendio dimezzato, i sindacati stanno puntando tutto sulla delocalizzazione.

Leggi anche

Adblock Detected

Please support us by disabling your AdBlocker extension from your browsers for our website.