Il Comitato Salute e Vita non ha fatto neanche in tempo a tenere la conferenza stampa preannunciata, che è giunta la risposta anticipata da parte della Proprietà delle Fonderie Pisano. In pratica, gli attivisti guidati da Lorenzo Forte erano pronti a fornire alla stampa tutti i dettagli del ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo presentato dagli avvocati La Nocita e Acocella riguardo alle gravi sentenze del Tar e del Consiglio di Stato in ordine alla richiesta di revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale concessa per altri dodici anni alle Fonderie. I dirigenti dell’opificio di Fratte, di rimbalzo, ricordano al Comitato Salute e Vita che dovrebbero rispettare le sentenze degli organi competenti e non rivolgersi ad organi di Giustizia sovranazionali, perché in tal caso il ricorso sarebbe rivolto contro lo Stato italiano stesso e i suoi organi di Giustizia. La partita infinita, passata negli anni da locale a nazionale, rischia di trasformarsi ora in partita internazionale e il motivo dell’eterna contesa è sempre lo stesso: Salute e Vita chiede la chiusura dello stabilimento di Fratte, le Fonderie vorrebbero continuare a produrre.
Fonderie Pisano: braccio di ferro tra Comitato e Proprietà
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