Il 9 aprile udienza al Riesame, intanto si lavora alla delocalizzazione
Nella settimana santa si spera nella resurrezione delle Fonderie Pisano in altro luogo. Dopo mesi, anni di ragionamenti il primo atto concreto per la delocalizzazione è stato fatto con l’acquisizione dei nuovi suoli. È solo il primo passo di un cammino ancora lungo ma la strada sembra ormai tracciata. Durante questo percorso ci sono delle tappe che potrebbero diventare importanti. La prima è in programma domani con l’udienza al Tar sulla richiesta di risarcimento danni formulata dalla famiglia Pisano. La seconda ci sarà il 9 aprile con l’udienza al Tribunale del Riesame per la richiesta di dissequestro dell’opificio. In attesa di queste decisioni, l’attenzione principale è rivolta alla delocalizzazione. Attraverso il bando dell’Asi, la famiglia Pisano ha presentato la domanda per l’acquisizione dei nuovi suoli nell’area di Buccino. Lì, secondo le intenzioni, sorgerà un nuovo impianto, in grado di rispettare le norme ambientali e di mantenere gli oltre cento posti di lavoro. Il progetto definitivo dovrà essere presentato alla Regione Campania e al Ministero dello Sviluppo. Solo attraverso un percorso concreto di delocalizzazione potranno essere salvaguardati i livelli occupazionali con l’attivazione degli ammortizzatori sociali. Intanto il consiglio comunale di Buccino mostra la sua posizione contraria alle Fonderie Pisano. Annunciata la costituzione di un comitato unico e la richiesta di un incontro alla Regione Campania coinvolgendo i sindaci del territorio. https://www.youtube.com/watch?v=RQU62DgQgLI