Il presidente delle Fonderie Pisano è convinto che gli approfondimenti disposti dal giudice per le indagini preliminari sulle morti per tumore di alcuni residenti di Fratte e della Valle dell’Irno dimostreranno la totale estraneità ad ogni forma di connessione tra l’attività produttiva dello stabilimento e le patologie. Lo scrive Guido Pisano dopo aver appreso la decisione del gip del Tribunale di Salerno, Alfonso Scermino di rinviare gli atti all’ufficio di procura per approfondire alcuni aspetti. Per il gip, le indagini dovranno “categoricamente escludere che l’inquinamento delle fonderie abbia contribuito alle morti”. Il giudice per le indagini preliminari ha ordinato la restituzione degli atti al Pm Penna disponendo approfondimenti e uno studio epidemiologico da espletare entro un anno. Per Guido Pisano “dall’ordinanza del gip emerge che allo stato attuale i ripetuti accertamenti effettuati escludono ogni emissione inquinante delle Fonderie Pisano. Occorre aggiungere che l’approfondimento dei dati riferiti agli anni remoti inerenti alle emissioni delle Fonderie sarà dal nostro punto di vista ulteriore occasione per chiarire in maniera definitiva la non riconducibilità – su basi scientifiche – di patologie cancerogene alle fusioni di secondo livello. La piena acclarazione dell’assenza di correlazione è, tra l’altro, attestata da uno studio da noi commissionato al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II di Napoli”.
Fonderie Pisano, il gip dispone approfondimenti. Guido Pisano: non c’è un nesso causale tra attività della fabbrica e malattie
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