Il messaggio che gli imprenditori Pisano hanno voluto lanciare con la lettera aperta alle istituzioni salernitane suona più o meno così: siamo disponibili a fare un nuovo stabilimento nell'area del Cratere; o ci sostenete oppure rimaniamo a Fratte, visto che non è dimostrato che l'inquinamento in quella zona sia provocato dalle nostre Fonderie. Qualcuno potrebbe obiettare che abbiamo banalizzato la questione, ma a nostro modo di vedere questa sintesi non è lontana dalla realtà.
La missiva
La missiva che porta la firma di Guido Pisano, che tra i destinatari annovera la Regione Campania e i Sindaci di Salerno e Buccino, si rimarca la volontà a delocalizzare, dopo l'assegnazione da parte dell'Asi del lotto in zona Cratere, per una spesa di circa due milioni e mezzo di euro. I Pisano ne hanno un'altra quarantina da mettere sul tavolo, in termini di investimento per la nuova fabbrica e di piano per nuovi posti di lavoro. Ma vogliono che le istituzioni escano allo scoperto, valutino la loro proposta e decidano apertamente se sostenere oppure ostacolare la delocalizzazione ed il nuovo insediamento.
Il testo
«Negli ultimi anni – scrive il presidente Guido Pisano – la nostra azienda ha subito un attacco mediatico attraverso il quale è stata “accusata” di essere l'unica fonte d'inquinamento della Valle dell'Irno. Nei giorni scorsi si è concluso il giudizio sulle accuse formulate contro di noi e la nostra azienda è stata assolta da tutti i capi di imputazione “perché il fatto non sussiste”, riscontrando l'assenza di qualsiasi tipologia di reato di inquinamento di aria ed acqua, appurando il pieno rispetto di tutte le norme e sanzionando la non corretta gestione di una parte dei rifiuti “non pericolosi”. La nostra azienda è presente nella zona da oltre centosessanta anni- prosegue Pisano – e potremmo continuare a fare attività industriale lì dove si trova. L'attuale collocazione è in un'area industriale che negli anni ha visto espellere tutti i siti produttivi, per poi essere invasa da insediamenti residenziali, qualche volta anche in maniera non conforme alle disposizioni legislative».
Pisano vs. Buccino
Pisano ricorda di aver vinto – davanti al Tar – la causa proposta dal Comune di Buccino. Ma è il sindaco Nicola Parisi a stoppare ogni ambizione, con un post sul Fb con il quale respinge al mittente la lettera e fa capire di voler attendere la pronuncia del Consiglio di Stato. Ma i Pisano insistono: «siamo pronti e disponibili – tutti insieme – ad affrontare questa sfida?». La lettera si conclude con la richiesta di un incontro per illustrare il progetto negli aspetti tecnici ed ambientale, con le ricadute economiche e occupazionali.