Fonderie Pisano: nessuna novità sul processo di delocalizzazione

Redazione

Un lungo silenzio è calato sul destino delle Fonderie Pisano, squarciato solo dall’acuto della Corte di Cassazione, che il 28 settembre scorso ha deciso di annullare l’ordinanza del tribunale del Riesame di Salerno con la quale si disponeva il dissequestro degli impianti di Fratte. Annullamento con rinvio allo stesso Riesame, però: quindi, a conti fatti non cambia nulla. In attesa della nuova pronuncia, in fabbrica si torna con i soliti turni di lavoro dimezzati e con le modalità degli ultimi mesi. Ma quando si sposteranno le Fonderie da Fratte? A che punto è il processo di delocalizzazione? Su questo poco o nulla è stato detto o fatto di concreto. La proprietà conferma, negli incontri periodici con maestranze e parti sociali, la volontà di andar via e di costruire uno stabilimento altrove. Ma se il processo sia partito o meno questo non è dato sapere ed anche la politica locale, tranne qualche rara eccezione, sembra essersi eclissata sull’argomento. Il comitato Salute e Vita, intanto, è pronto a riprendere la battaglia, già da sabato prossimo, quando terrà un’assemblea pubblica nella chiesa di Santa Maria dei Greci per spiegare cosa si intende fare dopo la pubblicazione delle motivazioni che hanno spinto la Cassazione ad annullare il dissequestro delle Fonderie. La vicenda giudiziaria andrà avanti con un altro confronto tra i legali di Pisano e la Procura che sostiene il fronte d’accusa, ma il ragionamento più interessante- quello sulla delocalizzazione delle fonderie- resta al momento impantanato. E l’avvicinarsi delle scadenze elettorali non induce certo all’ottimismo. https://www.youtube.com/watch?v=vIVA8qcAJD0

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