In una lettera indirizzata alle istituzioni regionali e cittadine tra cui ilpresidente De Luca, il Presidente della Provincia e i Sindaci di Salerno e Buccino, la proprietà delle Fonderie Pisano sottolinea ancora una volta la propria volontà a delocalizzare il sito di Fratte.
Di più, lancia il guanto di sfida alle istituzioni, comunali, provinciali e regionali, sulla necessità della delocalizzazione: "Negli ultimi anni – scrive il presidente Guido Pisano – la nostra azienda ha subito un attacco mediatico attraverso il quale è stata accusata di essere l'unica fonte d'inquinamento della Valle dell'Irno… Nei giorni scorsi si è concluso il giudizio sulle accuse formulate contro di noi in seguito a una indagine che ha preso il via nel 2016, e la nostra azienda è stata assolta da tutti i capi di imputazione perché il fatto non sussiste, riscontrando l'assenza di qualsiasi tipologia di reato di inquinamento di aria ed acqua, appurando il pieno rispetto di tutte le norme, e sanzionando la non corretta gestione di una parte dei rifiutinon pericolosi".
"La nostra azienda è presente nella zona – prosegue Pisano – da oltre centosessanta anni, e dopo tutti gli accertamenti compiuti, potremmo continuare a fare attività industriale e apportare ricchezza e valore aggiunto lì dove si trova a operare; ma, invece, intende avviare un programma che prevede una nuova localizzazione del sito… La nostra attuale collocazione è in una area industriale che negli anni ha visto espellere tutti i siti produttivi per, poi, essere invasa da insediamenti residenziali, qualche volta anche in maniera non conforme alle disposizioni legislative".
Pisano ricorda che da tempo la proprietà ha posto al centro dell'attenzione la necessità di procedere verso una nuova localizzazione dello stabilimento di Fratte, vincendo – innanzi al Tar – la causa proposta dal Comune di Buccino.
Il punto sul quale discutere ora, aggiunge, è "il nu
La lettera si conclude quindi con la richiesta di un incontro nel corso del quale illustrare il progetto nei minimi dettagli, con particolare riferimento agli aspetti tecnici e alle ricadute economiche e occupazionali. "Da parte nostra sarà approfondito, ovviamente, – chiosa Pisano – ogni tipo di influenza sugli equilibri del contesto ambientale nel quale la struttura produttiva andrà a inserirsi".