Fonderie Pisano, udienza al Riesame spostata al 9 aprile

Redazione

Il Tribunale deve pronunciarsi sulla richiesta di dissequestro dell’opificio

Lo slittamento al 9 aprile dell’udienza al Tribunale del Riesame allunga un’attesa già spasmodica. Per i cittadini che lottano per la tutela della salute. Per i cento lavoratori e le loro famiglie che rischiano di perdere lo stipendio. E poi c’è la stessa azienda che rappresenta una delle poche attività produttive a Salerno. Il futuro delle Fonderie Pisano resta assolutamente incerto in attesa di una delocalizzazione che tarda a concretizzarsi. Nel frattempo, ovviamente, l’opificio di Fratte resta chiuso dopo la revoca dell’autorizzazione integrata ambientale. La famiglia Pisano ha presentato ricorso contro il sequestro disposto dalla Procura della Repubblica. Già nel 2016 il Riesame aveva accolto un precedente ricorso disposto dalla Procura. La decisione è tornata ora in capo ai giudici salernitani del Riesame dopo la pronuncia della Cassazione di accogliere l’appello della Procura per il sequestro. A causa dell’assenza per malattia di un membro della famiglia Pisano che doveva essere ascoltato, ieri non si è svolta l’udienza. Il Tribunale del Riesame ha disposto quindi il rinvio al 9 aprile. “Vigileremo, saremo attenti e chiederemo ancora una volta che la giustizia sia piena”. Lo afferma Lorenzo Forte del comitato Salute e Vita. “Siamo convinti che il Riesame non potrà che confermare il sequestro, è solo questione di qualche settimana”. Per dimostrare i danni provocati ai cittadini, il comitato Salute e Vita punta sui risultati dello studio Spes sulla salute di 400 persone della zona che dovrebbero arrivare per fine marzo. “Metteremo in campo tutte le azioni per impedire che si possa compiere ancora una volta un danno alla vita e all’ambiente – aggiunge Forte. Ci costituiremo in tutti i procedimenti, anche rispetto al ricorso al Tar”. https://www.youtube.com/watch?v=JPZjeotuP9o

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