E' stato sottoposto a sequestro preventivo il costone roccioso della villetta da cui, nella giornata di ieri, si è verificato il grosso distacco di detriti terrosi e pietrosi finiti in mare ad Amalfi: alcuni vecchi terrazzamenti, costruiti con muri a secco a strapiombo sulla roccia, sono collassati da un'altezza di circa quaranta metri, nei pressi della diga nel porto. Fortunatamente quando si è verificata la frana non vi erano persone sulla sottostante piattaforma della discesa privata a mare.
Su disposizione della Procura di Salerno sono stati posti i sigilli per verificare eventuali responsabilità in capo alla proprietaria dell'immobile e alla ditta esecutrice dei lavori di manutenzione effettuati non più tardi di dieci giorni fa proprio su quella parte del costone roccioso franato ieri. Prima del sequestro, si sono svolte le attività di ispezione della parete rocciosa. Il Comune di Amalfi ha dato incarico ad un geologo di fiducia di verificare l'area interessata, per ripristinare le condizioni di sicurezza per la pubblica e privata incolumità e produrre una dettagliata relazione da trasmettere alla Procura. A supporto del geologo i rocciatori dell'impresa di fiducia della proprietaria impegnati contemporaneamente per l'eliminazione dei pericoli incombenti. Intanto, lungo la Statale 163 Amalfitana sono stati installati degli impianti semaforici per regolare il restringimento a senso unico alternato, dal momento che la cui corsia esterna è stata chiusa per ragioni di sicurezza.