Società prive di reale struttura organizzativa create per emettere ed utilizzare fatture per operazioni inesistenti e fornire soldi in contanti ad imprenditori conniventi. Ad incastrare i furbetti del fisco sono stati i finanzieri del comando provinciale di Salerno che questa mattina hanno eseguito dove arresti. L’operazione denominata “Alveare” è stata coordinata dalla Procura di Nocea Inferiore e coinvolge ben 64 persone e 28 società. Le indagini hanno portato alla luce un’organizzazione con ramificazioni in Italia e all’estero, architettata col fine specifico di compiere principalmente reati fiscali. I reati contestati sono associazione per delinquere, riciclaggio, frode fiscale, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso materiale commesso da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e responsabilità amministrativa da reato degli enti. Gli arresti sono stati eseguiti dai finanzieri della Compagnia di Scafati, con la collaborazione di altri Reparti della Guardia di Finanza e dei militari specializzati dello Scico e unità cinofile cash dogs. Emesso un decreto di sequestro preventivo per oltre 54 milioni di euro; al riguardo sono stati eseguiti sequestri immobiliari in provincia di Salerno e sequestri di valori e di beni nelle province di Roma, Milano, Caserta, Napoli, Avellino, Novara, Frosinone e Varese.
L'inchiesta della Procura di Nocera Inferiore
Frode fiscale per oltre 300milioni: nove arresti
La maxi operazione è stata condotta dalla Guardia di Finanza
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