Bonus Facciate

Frode su bonus facciata, sequestrati 500mila euro

L'amministratore della società è indagato per droga
Anna Sarno

Crediti fiscali per interventi mai eseguiti su immobili fantasma e a beneficio di un’impresa altrettanto evanescente. E’ quanto scoperto dalla Guardia di Finanza che ha determinato sequestri preventivi per mezzo milione di euro. Nel mirino, un’impresa di Busto Arsizio impegnata nel settore informatico, con il legale rappresentante residente in provincia di Salerno. L’impresa, priva di dipendenti, competenze e adeguate strutture, avrebbe emesso un’autofattura fittizia per lavori mai eseguiti su un immobile a Capua con l’obiettivo di aggirare le norme sul “bonus facciate”. Inoltre il rappresentante legale indagato era gravato da numerosi pregiudizi di polizia nonché sottoposto a misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla  polizia giudiziaria per traffico di stupefacenti. Appurata la totale inesistenza dei lavori edili e la fraudolenza del credito, i finanzieri hanno denunciato il rappresentante legale per indebita percezione di erogazioni pubbliche ed eseguito il sequestro preventivo dei crediti presenti nel cassetto fiscale per 500mila euro.

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