Era il 2015 quando più di 800 dipendenti dell'AOU Ruggi di salerno vennero accusati di assentarsi o timbrare per altri

Furbetti del cartellino, assolti per prescrizione in 47

A gennaio si aprirà il processo d'appello per la costola principale "Just in time", conclusasi con sei condanne e tre assoluzioni
Francesca Salemme

Otto anni dopo, tutti assolti per prescrizione. Smontato l’ennesimo pezzo dell’inchiesta sugli assenteisti del Ruggi protagonisti della bufera giudiziaria che, nel 2015, travolse l’ospedale cittadino portando a galla un presunto sistema truffaldino nell’utilizzo dei badge: all’epoca del blitz l’inchiesta della Procura era a carico di più di 800 dipendenti dell’ospedale cittadino accusati di essersi assentati dal luogo di lavoro o di aver timbrato il cartellino al posto dei colleghi. A pochi giorni di distanza dalla sentenza della corte d’Appello che ha dichiarato inammissibile, perché i reati erano già prescritti, il ricorso della Procura contro le 83 assoluzioni pronunciate nell’ottobre dello scorso anno dal giudice della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno Lucia Casale, arriva una nuova sentenza –  giudice Ferruccio – che dichiara prescritti i reati a carico degli altri 47 imputati rinviati a giudizio il 31 marzo 2017, all’esito dell’udienza preliminare. A gennaio si aprirà, invece, il processo d’appello per la costola principale, quella denominata “Just in time”, conclusasi con sei condanne e tre assoluzioni.

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