Primo per la giuria popolare, soltanto quarto per gli esperti della trasmissione Rai Kilimangiaro, il borgo di Furore manca di un soffio il podio della speciale classifica dei migliori borghi d’Italia al termine della sfida per il Borgo dei Borghi indetta dal programma della terza rete Rai. Il «paese che non c’è», come lo definì Alfonso Gatto pensando alla condizione sospesa tra mare e monti delle casupole di Furore, non ce l’ha fatta a vincere questa edizione della disfida che ha visto contrapposti, nella fase finale, venti borghi tra i più affascinanti del nostro Paese. Un pizzico di delusione c’è, tra le genti guidate dallo storico sindaco Raffaele Ferraioli, ma rimane la soddisfazione per una vetrina nazionale che ha promosso le virtù del paese costiero, così come erano riuscite nella stessa competizione soltanto Conca dei Marini e l’ineguagliabile Amalfi. L’amarezza è per il voto della giuria di esperti (composta dal geologo Mario Tozzi, dal critico d’arte Philippe Daverio e dalla chef Cristina Bowerman) che ha premiato Bobbio, in Emilia Romagna, e Gradara in provincia di Pesaro Urbino nelle Marche. Diverso l’orientamento del voto dei telespettatori, che aveva collocato Furore nelle primissime posizioni. Poco male: il quarto posto permette al paese costiero di promuoversi ancora di più come meta turistica internazionale e comunque portabandiera della Costa d’Amalfi e della Campania nella sfida tv promossa da Kilimangiaro su Rai Tre. A vincere è stato Gradara, in provincia di Pesaro Urbino, il cui castello evoca la storia d’amore tra Paolo e Francesca. Secondo Castroreale in provincia di Messina e Bobbio in provincia di Piacenza. https://www.youtube.com/watch?v=Y2XO0lAVPpM
Furore al quarto posto nella classifica italiana dei borghi più belli d’Italia
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