In un colpo solo, trent’anni di storia e una vetrina internazionale per la Costiera Amalfitana si dissolvono nell’indifferenza generale. Il Marmeeting, lo storico evento di tuffi dalle grandi altezze, abbandona il fiordo di Furore per approdare a Iglesias, nel sud della Sardegna. Questo spostamento rappresenta una significativa perdita per il territorio di Furore e per l’intera regione salernitana.
Un Evento Iconico che Sparisce
L’ultima edizione del Marmeeting a Furore risale a sei anni fa, prima che la pandemia di Covid-19 imponesse un arresto forzato. Da allora, nonostante gli sforzi della famiglia Varese per mantenere viva la manifestazione, la mancanza di supporto a livello istituzionale ha portato alla sua inevitabile scomparsa dalla Costiera Amalfitana. Le responsabilità sono diffuse: le istituzioni locali, regionali e nazionali non sono riuscite a valorizzare un evento che non solo richiamava turisti e appassionati, ma che attraverso le trasmissioni televisive portava le immagini suggestive di Furore in tutto il mondo.
Un’Occasione Persa per il Territorio
Il Marmeeting non era solo una competizione sportiva, ma un’opportunità per abbinare sport e promozione del territorio. Furore, meno conosciuto rispetto a località come Positano e Amalfi, beneficiava enormemente della visibilità internazionale offerta dall’evento. La decisione di trasferire la manifestazione a Porto Flavia, in Sardegna, è una sconfitta per la Costiera Amalfitana, che vede sfumare un’occasione di rilancio e valorizzazione del proprio patrimonio paesaggistico.
Il Futuro dei Tuffi dalle Grandi Altezze
Dal 6 al 7 luglio, l’evento salernitano si svolgerà sulle coste sarde, lasciando un vuoto difficile da colmare. Tuttavia, la speranza è l’ultima a morire. Con i tuffi dalle grandi altezze che diventeranno disciplina olimpica dal 2028, c’è ancora la possibilità di riportare questa spettacolare manifestazione in Campania.
Il successo di Franco Varese e della sua famiglia nel mantenere vivo il Marmeeting per tanti anni dimostra che con il giusto sostegno, è possibile rilanciare l’evento. È il momento per le istituzioni di riflettere sugli errori commessi e lavorare per recuperare questa importante occasione di promozione e sviluppo turistico per il territorio.