Furti in zone industriali: arresti dei carabinieri di Sala Consilina

Redazione

I Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina insieme ai del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Lagonegro, nei confronti di quattro persone di etnia rom, già noti alla giustizia, ospiti di un campo nomadi di Arzano. Per gli inquirenti sono gli autori dei furti commessi nei capannoni industriali di mezza Italia. Altre tre persone sono state deferite in stato di libertà gli stessi reati. Il capo del campo nomadi di Arzano, detenuto presso la Casa Circondariale di Avellino, era evaso durante i disordini al carcere di Foggia del marzo scorso, per poi essere nuovamente catturato. L’indagine, svolta anche con l’aiuto dell’Ambasciata Italiana in Romania e del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ha consentito di identificare un gruppo composto da almeno sette persone che agiva sempre allo stesso modo. Di notte individuavano i capannoni di zone industriali a ridosso delle autostrade A1 “del Sole” e A2 “del Mediterraneo” – utilizzate come agili vie di fuga – quindi scardinavano le serrande con autovetture usate come arieti, o con flex portatili, caricando la refurtiva a bordo di veicoli industriali e automezzi rubati sul posto. Al momento i Carabinieri e la Procura di Lagonegro hanno censito 29 furti commessi nelle zone industriali di Ferentino, Colleferro, Anagni, Frosinone, Narni, Atena Lucana, Sala Consilina, Polla e Lauria. I ladri puntavano ad attrezzi da lavoro, pneumatici, matasse di rame, generi alimentari pregiati e materiale informatico, del valore complessivo di circa 300.000 euro, che andavano ad alimentare mercati “paralleli”. I Carabinieri hanno recuperato e restituito ai proprietari 18 veicoli.

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