La nota positiva nell’ennesima storiaccia che mette le scuole nel mirino dei balordi arriva nella stessa mattinata in cui è stato scoperto il furto. Parte del bottino trafugato nelle aule della Giacomo Costa e nei laboratori del Sabatini-Menna è stato recuperato.
Gli eroi normali di questa vicenda dal gusto amaro, sono come al solito i Carabinieri. Intorno a mezzogiorno- dopo quattro ore di indagini all’interno e all’esterno dei locali della Lungoirno- sei dei sedici computer portati via dai ladri nella notte tra giovedì e venerdì vengono rinvenuti all’interno del Parco Pinocchio. Lasciati lì, probabilmente, dal ladro che si è ferito tentando di scardinare un distributore automatico per portare via i soldi delle merendine. Una ferita profonda, vista la quantità di sangue trovata dal reparto investigazioni scientifiche dei Carabinieri nella sala che collega le aule delle elementari Giacomo Costa ai laboratori di design e moda del Liceo Sabatini-Menna. Tracce ematiche su cui sono in corso approfondimenti, così come su tutti gli altri reperti rinvenuti.
I sei portatili abbandonati nel Parco sono segno che- forse- il ladro si sia ferito ad una mano. La loro restituzione alle presidi delle due scuole sono una magra consolazione ma sicuramente un buon presupposto per ricominciare. Ora bisogna ripristinare il portone di ingresso divelto dai ladri e riparare i danni all’interno del plesso scolastico. Si parla di circa cinquemila euro di lavori strutturali, mentre per acquistare altre attrezzature tecniche, lavagne lim e computer serviranno almeno due mesi.
Le dirigenti scolastiche della Costa e del Sabatini-Menna fanno appello alle istituzioni. Al Comune di Salerno viene chiesto di riparare i danni all’edificio e di installare telecamere di videosorveglianza. Alle forze dell’ordine, invece, maggiori controlli in una zona che ha troppi coni d’ombra.
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