Corre e sbuffa per cercare di portare la Salernitana fuori dal tunnel e per far capire a tutti di essere ancora importante. Perché anche se hai 32 anni, anche se hai sulle spalle 241 presenze in B e 31 in serie A devi sempre dimostrare qualcosa. L’ha capito a sue spese Luca Fusco, rimasto nella sua Salerno rifiutando in estate proposte economicamente allettanti. Forse proprio il fatto di essere nato a Salerno ha penalizzato il difensore originario del quartiere di Mariconda, diventato il bersaglio di molti critici in questo avvio di campionato. La falsa partenza della Salernitana ha coinvolto anche Fusco che, però, resta uno dei punti fermi della squadra. Lui ha risposto alle critiche come meglio sa fare, con una prestazione (una delle tante) da incorniciare. Contro l’Ascoli è stato il migliore in campo confermandosi il baluardo della difesa granata. Difficilmente Luca Fusco si sarebbe immaginato un inizio di stagione così difficile diventando quasi, a detta di qualcuno, il male maggiore della squadra. Lui che è una bandiera della Salernitana e che con 220 gare all’attivo si sta avvicinando al record di presenze (detenuto con 235 partite da Breda) con la maglia granata. Fusco anche quest’anno è un punto di forza della Salernitana anche se questo a qualcuno non piace.
Fusco resta un baluardo
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