Gianluca Galasso non ci sta. Il calciatore originario di Latina è finito nel mirino della critica a causa di una serie di prestazioni non particolarmente positive. Giunto in estate dal Bari, grazie ai buoni uffici di Acri col collega pugliese Perinetti, Galasso, che a Salerno era già stato nella stagione 2004/5 (25 presenze ed 1 gol), era stato ingaggiato dall’ex diesse granata per ricoprire il ruolo di terzino destro. Nelle giovanili della Roma, Galasso era cresciuto giocando da esterno di centrocampo, segnalandosi tra i giovani più interessanti in Italia, e in quel ruolo si era disimpegnato con alterne fortune anche in maglia granata con Ammazzalorso e Gregucci. Nella sua prima avventura tra i professionisti, l’esterno laziale mise in mostra corsa e grinta, ma palesò anche limiti tecnici e tattici. Dopo le esperienze di Terni e Frosinone, arriva il passaggio a Bari e una svolta per la sua carriera. Antonio Conte decide di impiegarlo da terzino per sfruttare la sua capacità di scegliere il tempo dell’inserimento, partendo da dietro a giudizio del tecnico dei pugliesi, Galasso avrebbe potuto trovare spazio con maggiore continuità. E così fu. 56 presenze e 5 gol in due campionati, 4 nella stagione 2007/8 e 1 in quella passata, in cui ha dovuto convivere nel ruolo con Masiello, oggi titolare in A. A causa delle prove non eccellenti di questo avvio di stagione, in cui è stato impiegato sia a sinistra che a destra e, in un’occasione, anche da esterno alto, Galasso è stato bersagliato dalla critica. Lo stesso diesse Salerno ci ha tenuto a sottolineare che Galasso non è un terzino puro, motivo per cui proprio in quel ruolo potrebbero esserci novità a gennaio. Lui non ha mai fatto polemica e sta lavorando sodo per far ricredere tutti, anche i più scettici e con Grassadonia le cose sembra stiano andando meglio. A Grosseto sarà chiamato ad una verifica importante anche nell’ottica della riapertura del mercato.
Galasso vuole far ricredere tutti
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