“La Campania inadempiente sui livelli essenziali di assistenza e le persone con disabilità sono quelle che ne subiscono di più le conseguenze”: il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità, Paolo Colombo, interviene sul bilancio del monitoraggio del Ministero della Salute. Dal rapporto emerge che 7 regioni su 21 sono inadempienti sui tre fattori principali: servizi di prevenzione e sanità pubblica, distrettuali e ospedalieri. Tra queste, figura anche la Campania. “In questa situazione chi risente maggiormente dei ritardi e degli inadempimenti sui livelli essenziali di assistenza sono le persone con disabilità – aggiunge il Garante – ausili, dispositivi, riabilitazione, diagnosi, cura sono messi in serio pericolo da queste mancanze in territori molto ampi del nostro Paese”. Il suo intervento arriva nella settimana degli Stati Generali Disabilità e Salute organizzati a Napoli dalla Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, la Fish, e l’Anffas Campania. Un’occasione utile per discutere di integrazione sociosanitaria con le istituzioni, le amministrazioni, le rappresentanze sindacali e soprattutto con le famiglie e le persone con disabilità. Il presidente della Fish Campania, Daniele Romano, ed il coordinatore di Anffas Campania, Alessandro Parisi sottolineano come sia necessario un cambio di passo verso la realizzazione di una rete di servizi che rendano attuabile la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. “Occorre un diverso approccio – aggiungono -, il superamento dell’autoreferenzialità e soprattutto il riconoscimento della diversità per traghettare da un welfare prestazionale ad un welfare comunitario che ci vede tutti protagonisti nel riconoscere le diversità e sostenere l’autodeterminazione e la vita indipendente”.
Garante Campania: «Persone con disabilità penalizzate»
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