Il bilancio 2019 dell’attività pre-Covid della Guardia di Finanza fornisce un’istantanea allarmante con un notevole aumento di frodi fiscali. Dai controlli effettuati anche sul reddito di cittadinanza sono risultate parecchie anomalie. Riflettori puntati sulla lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali: la Guardia di Finanza, in occasione delle celebrazioni del 246^ anniversario della fondazione del Corpo, ha reso noti i dati delle attività svolte non solo nel periodo emergenziale, ma anche lo scorso anno. Nel corso del 2019, la lotta all’evasione fiscale si è concretizzata nell’esecuzione di 668 interventi, tra verifiche e controlli fiscali a professionisti ed imprese, con il recupero a tassazione di una maggiore base imponibile di circa 500 milioni di euro, nonché di 353 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di denunciare 313 soggetti – di cui 15 in stato di arresto – per reati fiscali. Sono state così rilevate imposte evase per circa 311 milioni di euro, individuando 122 evasori “totali”, i quali hanno evaso complessivamente oltre 70 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 240 datori di lavoro per aver impiegato 558 lavoratori “in nero” o irregolari. Il valore dei beni sequestrati, per reati in materia di imposte dirette e IVA, è di oltre 35 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 121 milioni. Sempre nel 2019, le frodi in danno al bilancio nazionale e comunitario individuate sono state pari a oltre 5 milioni di euro, con 21 persone complessivamente denunciate. I controlli in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari sono stati 311, con un tasso di irregolarità che supera il 64%. In relazione al “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato anche uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio, a tutela di coloro che hanno l’effettiva necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare 16 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. Tra questi figurano anche intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite al contrabbando di sigarette. Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i reparti hanno portato a termine, in totale, 32 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 7 persone. Le frodi scoperte ammontano a quasi 2 milioni di euro. Infine, da segnalare l’operazione “Ground Zero”, del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno che ha portato all’arresto di giudici tributari, funzionari amministrativi, imprenditori e consulenti fiscali, ritenuti responsabili di pilotare i procedimenti tributari a favore degli imprenditori corruttori.
GdF, bilancio 2019: frodi fiscali in aumento
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