La lotta all’evasione fiscale, il contrasto al riciclaggio del denaro sporco della malavita organizzata. Il controllo capillare del corretto agire dei commercianti, a partire dall’emissione degli scontrini, per finire alla stretta sull’evasione delle accise da parte delle cosiddette pompe bianche.
Sono alcuni degli elementi su cui la Guardia di Finanza sta lavorando da mesi e su cui continuerà ad agire il prossimo anno.
Tra i dati forniti dal generale Petrucelli ci sono le 350 segnalazioni “alert” tramite la Banca d’Italia per operazioni finanziarie sospette (l’anno scorso erano 200). Ma anche il 33% di omissioni nel produrre scontrino fiscale, il giro di vite sulle aziende dell’agroalimentare e della distribuzione di carburanti.
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