I carabinieri della Compagnia di Amalfi, agli ordini del Cap. Roberto Martina, a seguito del rigetto del ricorso in Cassazione, hanno eseguito una ordinanza per la misura interdittiva del divieto di esercitare la professione per 12 mesi nei confronti del Geologo Francesco Buonocunto di Sorrento, indagato per i reati di falsità ideologia e truffa. L’indagine dei Carabinieri, coordinata dal PM Elena Guarino della Procura di Salerno, era partita a seguito del grave incendio occorso sul costone roccioso di Conca dei Marini, in Costiera Amalfitana, il 16 luglio 2017, che aveva deturpato e gravemente compromesso la sicurezza del costone e del tratto di Statale 163 “Amalfitana” che vi passa accanto. In particolare, i Carabinieri hanno seguito la procedura con la quale sono stati assegnati ed eseguiti i lavori, svelando irregolarità nelle attestazioni di conclusione dei lavori. L’analisi delle celle telefoniche e dei tabulati, gli accertamenti tecnici, hanno infatti certificato che il Geologo Buonocunto, quale direttore dei lavori, aveva dapprima falsamente attestato l’eliminazione del pericolo di crollo di materiale lapideo nonostante non avesse mai avuto contezza dei lavori eseguiti non essendo mai stato presente nel corso delle operazioni; e successivamente aveva dato atto di aver eseguito i sopralluoghi finalizzati a delimitare l’area di intervento e di aver constatato e certificato i lavori eseguiti sul fronte roccioso, laddove nessun sopralluogo era stato da lui eseguito poiché in quel periodo, in realtà, si trovava all’estero, pur incassando l’indebito profitto da parte del Comune di Conca. I Carabinieri hanno interrogato anche il responsabile dell’UTC di Conca dei Marini, il titolare della ditta specializzata di Ravello ed i suoi rocciatori che hanno falsamente dichiarato di aver visto più volte il geologo sui luoghi di lavoro e per cui rimangono indagati per false dichiarazioni e favoreggiamento.
Geologo di Sorrento interdetto per un anno: false attestazioni su lavori in Costiera
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