Fabiani continua a fare regali: la svendita promozionale prosegue. Dopo Barrionuevo, Grando, Carcione e Ambrogioni ecco aggiungersi, alla lista dei saldi granata, Giampà. Acquistato come rinforzo ad ottobre cacciato via tre mesi dopo il suo arrivo. Diciamo subito che rispetto ai suoi predecessori Giampà non aveva affatto deluso, anzi. Questa rescissione a cui a breve se ne aggiungeranno altre dimostra, se ce ne fosse stato ancora bisogno, l’assenza di strategie valide sul mercato da parte di Fabiani che fa e disfa a proprio piacimento creando non poco imbarazzo. Inoltre, in un momento di recessione la politica della rescissioni di certo non contribuisce a rinvigorire le casse. La Salernitana si è liberata di Barrionuevo, Ambrogioni e Carcione ed è già qualcosa, visto che si trattava di tre denti da togliersi, ma non ne ha tratto alcun beneficio dal punto di vista economico, e, coi tempi che corrono, sarebbe bene vendere per poi avere energie in più da spendere per i rinforzi. Con la vicenda Giampà e con la vagonata di acquisti di gennaio si è messa la firma in calce al disastroso mercato estate-autunno, condotto da Fabiani. La vicenda Giampà si colora di giallo. La risoluzione contrattuale consensuale fino alle 12 di questa mattina era ufficiale e pubblicizzata anche sul sito web, nelle pagine interne, poi è scomparsa. Giampà per ora resta, ma la sua è una condizione di separato in casa e con la valigia pronta. A Giampà proprio la società augurava sulle pagine web un futuro ricco di soddisfazioni. La partenza di Giampà diventa un giallo ma si tratta di un addio solo rinviata di qualche giorno. Insomma, una gestione approssimativa della situazione da parte di Fabiani che commette l’ennesimo pasticcio che rischia di esporre Lombardi e la Salernitana ad autentiche figuracce.
Giampà e la rescissione con giallo
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