Di Ciro Palmieri si erano perse le tracce lo scorso 29 luglio e la sua scomparsa era stata denunciata il giorno successivo presso la stazione dei Carabinieri di Giffoni Valle Piana: stamani i militari dell'Arma, assieme ai colleghi della Compagnia di Battipaglia hanno eseguito due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno e presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti della moglie e del padre dell'uomo, nonché di un 15enne. I reati contestati sono di omicidio volontario aggravato anche dalla crudeltà dell'azione nonché di occultamento di cadavere del panettiere di Giffoni.
L'attività investigativa è partita dalla denuncia di scomparsa di Ciro Palmieri, presentata proprio dalla moglie. E' stato così sequestrato il registratore dell'impianto di videosorveglianza dell'abitazione, sebbene a prima vista le riprese riferite alle giornate del 29 e 30 luglio, risultassero già sovrascritte; è stato così nominato un consulente tecnico per il tentativo di recupero delle immagini relative a quei giorni. “Agghiacciante e cruenta” è stata definita dagli investigatori la visione dei filmati, che riproducevano quanto accaduto: prima la lite familiare, poi l'aggressione e l'accoltellamento di Palmieri. L'uomo sarebbe stato colpito più volte. Quando ormai era privo di vita, gli è stata amputata una gamba. E' stato poi posizionato in una busta di plastica ed il suo corpo è stato occultato in un luogo che è stato individuato in mattinata, dopo ore di ricerche. Le indicazioni le hanno fornire gli indagati all'atto del fermo. Il cadavere, a pezzi, è stato ritrovato in un dirupo impervio delle vicine montagne di Giffoni Valle Piana. Le attività di recupero del corpo sono state condotte con l'ausilio dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino.