Sono più di 40 i luoghi inaccessibili o poco noti aperti in Campania, in occasione della 32^ edizione delle Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche a Salerno è stata data la possibilità ai tanti visitatori di scoprire siti, soprattutto quelli poco noti, in grado di raccontare la nostra cultura, ricchissima e multiforme. In occasione delle Giornate FAI di Primavera, all’opera tantissimi delegati e volontari e Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Un racconto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, portato avanti grazie a una vasta e capillare rete territoriale con l’obiettivo di far conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti. Tra i vari siti aperti a Salerno, figurano vari luoghi dedicati alla Scuola Medica Salernitana, come il Museo Virtuale, situato all’interno dell’ex Chiesa di San Gregorio dove è stato possibile ammirare in pannelli luminosi, le riproduzioni dei preziosi codici manoscritti e miniati di produzione medioevale, e ancora, filmati e riproduzioni 3D, interpretati da attori professionisti, che ripercorrono le tecniche e le conoscenze della Scuola Medica Salernitana. Aperta anche la Sala S. Tommaso e la Sala S. Lazzaro, presso il Duomo, e che anticamente erano aule della Scuola Medica Salernitana. Poi porte aperte al Museo della Medicina Papi e la Scuola Media “Giovanni Lanzalone” che sorge sul sito dello storico ospedale San Giovanni di Dio che ha brillato del fulgore della Scuola Medica Salernitana. Infine visite anche al Tempio di Pomona per una mostra ad hoc, con apposito percorso espositivo, ed alla sede del FAI con l’esposizione fotografica, sempre sul tema della Scuola Medica, a cura di Corradino Pellecchia e Francesco Siano.
Giornate FAI: a Salerno riflettori sulla Scuola Medica
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