Quando siete fermi al semaforo, guardatevi intorno e fateci caso: gli automobilisti sono sempre più disinibiti nell’inosservanza delle regole della strada e degli altri utenti. Secondo i dati forniti dal 13° Barometro della guida responsabile (un’indagine commissionata dalla Fondazione Vinci Autoroutes e realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 Paesi europei) il 76% degli automobilisti continentale (il 78% degli italiani) utilizza lo smartphone o programma il GPS durante la guida; il 66% telefona (72%). Il 22% dei lavoratori che guidano partecipa addirittura a riunioni telefoniche di lavoro (24%) mentre è al volante. E ancora: il 23% dei più giovani guardano film o video mentre guidano, mentre in tanti, tra i giovani sotto i 35 anni, si mettono al volante anche dopo aver consumato alcool o droghe. Secondo l’indagine l’11% degli automobilisti europei ha già avuto o sfiorato un incidente a causa di un consumo eccessivo di alcool (12%). Questa percentuale sale al 30% per gli uomini sotto i 35 anni. Un altro fenomeno preoccupante è che quasi 1 guidatore su 3 tra i 16 e i 24 anni non indossa la cintura di sicurezza, nonostante questa regola sia un requisito per superare l’esame di guida. Gli effetti di questi errati comportamenti alla guida sono molto evidenti, poiché l’84% degli intervistati dichiara di aver avuto paura di comportamenti aggressivi da parte di altri automobilisti, un livello molto alto che non è diminuito dal 2019.
Il 23% degli under 35 guarda video mentre è al volante
Giovani alla guida: effetti di smartphone, alcol e droghe
La Fondazione VINCI Autoroutes pubblica i risultati del 13° Barometro della guida responsabile
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