Giovanni Maiale non risponde ai giudici: il ruolo delle donne nel suo clan

Redazione

Le partite di droga diventavano i “panni” da andare a ritirare a Napoli, nella zona di Barra, dove Antonella Marotta- compagna di Giovanni Maiale detto ‘a minaccia- andava anche con il pancione pur di rifornire l’organizzazione e le piazze di spaccio della Piana del Sele. Uno degli aspetti più significativi dell’operazione che ha smantellato il clan che si stava aggregando attorno a Maiale è proprio relativo al ruolo delle donne, messo in risalto oggi da un articolo del Mattino che riporta i passaggi di alcune intercettazioni che vedono protagonista Antonella Marotta ma anche Claudia Rizzo, il tramite utilizzato dal sodalizio di Giovanni detto ‘a minaccia per farsi strada tra i fornitori di cocaina, hashish e crack del napoletano. Viene fuori tutta la determinazione di queste donne a non far mancare l’approvvigionamento di stupefacenti su piazze che potevano fruttare anche 50mila euro in poche settimane, sapendosi destreggiare nel trasporto ma anche nel taglio e nel confezionamento della droga, tant’è che la Marotta viene intercettata mentre chiede di allontanare i bambini da casa perché stanno arrivano i “panni”, ovvero lo stupefacente, e c’è da lavorare. La Rizzo, invece, si lamenta in una circostanza di non poter verificare la qualità della merce e quindi non se la sente di garantire per una partita di droga considerata poco sicura. Intanto, Maiale rimane in carcere dopo essersi rifiutato di rispondere alle domande del magistrato nell’interrogatorio di garanzia, mentre gli altri cinque arrestati con lui rimangono ai domiciliari in attesa di chiarire non solo lo spaccio, ma anche le estorsioni e le violenze che terrorizzavano la piana del Sele.

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