Alla base della protesta, il’mpoverimento degli organici e le difficili condizioni di lavoro. “E’ una questione che interessa tutti, non solo i diritti dei lavoratori, ma la funzionalità di uno dei servizi più importanti dello Stato”‘, denunciano i dipendenti e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uilpa che, stamani, si sono radunati davanti al vecchio Palazzo di Giustizia per illustrare alla cittadinanza motivazioni che hanno determinato l’azione di lotta: copertura delle piante organiche per un servizio più efficiente ed una giustizia meno lenta, mobilità del personale che da anni attende il trasferimento, riqualificazione, progressioni economiche, scorrimento graduatorie ex 21 quater, bandi ausiliari, contabili, linguistici e informatici, attuazione art. 492 bis cpc (indagini patrimoniali a cura dell’Ufficiale Giudiziario)
Giustizia, dipendenti in stato di agitazione
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