Gli occhi di Mattea

Gli occhi di Mattea dicono tutto e non potrebbe essere altrimenti, perché da quando la SLA l’ha ridotta in stato vegetativo sono l’unico tramite con il mondo esterno, l’unico mezzo per comunicare con i familiari. Gli occhi di Mattea gridano aiuto, mentre il marito Vincenzo ed i figli lo fanno a voce, con tono pacato, quasi dimesso; loro hanno perso la speranza di vedere il cardiologo, quello che – come assicurato dall’Asl Salerno 2 avrebbe dovuto visitare la donna con cadenza mensile -. Da dieci mesi non passa dalle parti di via Napodano 55, al centralino dell’Azienda Sanitaria rispondono che il cardiologo non c’è. Così come non c’è il dermatologo, che pure dovrebbe occuparsi periodicamente delle piaghe da decupito di Mattea. Vincenzo Faggiano, suo marito, ha fatto richiesta per il riconoscimento dei diritti in ordine alla legge 104, relativa all’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti dei disabili, allegando il certificato medico prodotto in data 24 novembre del 2008 dal medico di famiglia, il dottor Giuseppe Criscuolo che accerta che Mattea Siano – affetta da Sclerosi Laterale Amiotrofica – presenta una grave insufficienza respiratoria per cui necessita di supporto continuo di respiratore automatico, con paralisi totale e cardiopatia ischemica. L’ammalata – come sottolineato dal medico – non è assolutamente trasportabile ed è in evidente pericolo di vita. La risposta giunta dall’Asl 2 è assurda: Mattea Siano deve recarsi in Azienda Sanitaria per la visita medica, per l’accertamento dell’invalidità. Inutile ogni rimostranza da parte del signor Vincenzo, che si prende un’altra risposta raggelante: se la paziente non può venire, vengano i familiari per giustificarne l’assenza e rifare la domanda. Gli occhi di Vincenzo sono stanchi e gonfi di pianto, gli occhi di Mattea aspettano che qualcuno si ricordi di lei. Noi del LiraTG ci facciamo portavoce della famiglia Faggiano e invitiamo i vertici dell’Asl Salerno 2 a lasciar perdere la Carta dei Servizi, almeno fino a quando quei servizi esistono solo sulla carta.