Il presepe vivente nel centro storico di Salerno è un appuntamento imperdibile, che fa di ogni 26 dicembre un giorno ancor più speciale. Ma la rappresentazione scenica della natività e delle sue storie di popolo, messa in piedi ieri nel cuore antico della città, è un pezzo più unico che raro di bravura sociale, culturale, musicale. Insomma, un piccolo grande capolavoro che ha visto protagonista la gente del centro storico di Salerno, con i suoi nonni, i papà, le mamme i bambini, ed ha fatto rivivere in quei vicoli le botteghe degli speziali, le locande e gli artigiani di mestiere, i pastori nelle vesti d’epoca ricostruite alla perfezione dalle mani dei volontari dell’Associazione Sant’Andrea dell’Annunziatella, di cui Peggy Borden è una insostituibile guida. Ma il capolavoro del presepe vivente del 26 dicembre è anche frutto dall’entusiasmo del parroco del Duomo, quel don Michele Pecoraro che prima d’essere sacerdote è innanzitutto uomo del popolo, per non parlare della commovente partecipazione attiva degli studenti dell’istituto Focaccia. La natività vivente è tornata, attesissima da grandi e piccini, da Via Dei Canali a Largo San Pietro a Corte, dal complesso di Santa Sofia al Duomo con i figuranti, residenti della Salerno antica, a dare vita ad una delle più suggestive rievocazioni di Betlemme. Le scene si sviluppano sotto le luci d’artista, che diventano i riflettori puntati sul vero senso del Natale: la nascità di Gesù Bambino. Una rappresentazione che è stata molto apprezzata da avventori salernitani e turisti, fusa magicamente con l’altro presepe, quello dipinto dal Maestro Carotenuto, che anche ieri ha ricevuto fino a tarda ora l’omaggio speciale di migliaia di visitatori nella sala San Lazzaro del Duomo. https://www.youtube.com/watch?v=M3A8nX8WGLQ
Grande successo per il presepe vivente nel centro storico di Salerno
133
articolo precedente