Archiviato il calciomercato, arriva l’ora del riscatto per tutti, in primis per Gianluca Grassadonia, chiamato a compiere la missione impossibile e concentrarsi sul gruppo a sua disposizione. Al tecnico granata spetta il compito di caricare la squadra e puntare sui più motivati, lasciandosi alle spalle il recente passato, macchiato dall’impiego di giocatori con la testa già altrove da tempo. Il caso Statella è emblematico. Il 22enne esterno ex del Benevento, che appena approdato a Torino ha sfoderato una grinta ed un entusiasmo mai conosciuti a Salerno, ha rivelato ieri di essere stato a lungo in attesa di cambiare aria. La trattativa col Toro, però, è stata piuttosto complicata: «l’affare non si concludeva, prima sembrava fossimo vicini, poi lontani, e così via – ha raccontato ieri a Toro News – nell’ultima mezz’ora di mercato, ero molto in ansia, aspettavo il messaggio che non arrivava. Così ad un certo punto non ce l’ho più fatta a rimanere in casa, sono uscito, sono andato al centro commerciale, e lì è arrivato il messaggio». Il giocatore in trepidante attesa e desideroso di cambiare casacca è lo stesso a cui Grassadonia ha deciso di affidare la maglia da titolare in alcune recenti e delicate sfide dei granata. E’ accaduto con Statella, ma anche con Millesi ed altre pedine estratte improvvisamente dal cilindro, nonostante non fossero più nei piani da tempo e già con la mente altrove, mentre chi potrebbe effettivamente dare un valido contributo, vedi Dionisi e Capone, sono costretti a riscaldare la panchina. L’attaccante è impiegato col contagocce, il trequartista è da tempo in naftalina. Nelle prossime tappe non possono essere ammesse ulteriori cervellotiche scelte. Il gruppo è questo e all’allenatore spetta monitorare lo stato psico-fisico dei giocatori. E’ ora necessario infondere nuova fiducia al gruppo, recuperare gli elementi che pensavano di non far più parte della Salernitana. E’ questo il momento di scuotersi. Per rispondere alle critiche c’è tempo, per salvare i granata no. La responsabilità del gruppo dovrebbe essere ora l’unica priorità del tecnico, che farebbe bene a lasciare ad altri la gestione della comunicazione.
Grassadonia, è l’ora del riscatto
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