L'estensione del green pass è sempre più vicina: la cabina di regia di giovedì mattina definirà i dettagli ed il prossimo decreto sarà in vigore dal 10 ottobre. Il provvedimento obbligherà ad esibire il lasciapassare non solo i dipendenti pubblici, ma potrebbe coinvolgere anche milioni di lavoratori del privato, compresi quindi tutti gli operatori dei settori in cui per l'accesso dei clienti è già obbligatorio il certificato.
Per quanto concerne la pubblica amministrazione, l'obiettivo dell'estensione del green pass è duplice: spingere la campagna vaccinale in un comparto "resistente" e mettere fine allo smart working che ha rallentato non poco la macchina burocratica in molti settori. Rientrano nelle previsioni del pubblico impiego anche le Forze dell'Ordine e al momento non è prevista alcuna deroga. Per l'accesso ai tribunali non servirà il Green pass, ma per i magistrati scatterà l'obbligo. Così come per tutti gli organi costituzionali e i loro dipendenti, anche se il decreto dovrebbe rimandare, per Camera e Senato, alle disposizioni che in autonomia debbono prendere i due rami del Parlamento.
Certificato verde obbligatorio anche per tutti i lavoratori di quei settori in cui per il cliente è già previsto, vale a dire ristoranti, bar, cinema, teatri, fiere, convegni, parchi tematici. Stesso discorso per gli addetti ai trasporti a lunga percorrenza. Il ministro Giorgetti auspica di estendere il green pass a tutto il settore privato, ma è già molto complicato, sotto il profilo normativo, estenderlo alle società partecipate e si temono ricorsi da parte degli addetti a bar e ristoranti che potrebbero considerare l'obbligo discriminante rispetto a chi lavora in altri settori. E' quindi possibile che si decida di rinviare l'obbligo per chi lavora nel privato alla definizione di un accordo tra Confindustria e sindacati. Infine, per il discorso relativo alle sanzioni, i dipendenti pubblici che non adempiono la disposizione dell'obbligo di green pass verranno considerati – come gli insegnanti – assenti ingiustificati e quindi scatterà per loro la sospensione dopo il quarto giorno, quindi non sarà più dovuto alcun compenso o emolumento.