A fine anno scade lo stato di emergenza ma anche l'uso esteso del Green pass. Se il primo potrebbe non essere prorogato, il governo inizia a ragionare sull'estensione della certificazione sul posto di lavoro. Tra le strategie possibili, quella di portarlo fino a primavera oppure fino all'inizio dell'estate con modulazioni che interesseranno sempre meno categorie professionali. Lo stato di emergenza è stato già prorogato più volte e a meno di interventi legislativi è estendibile solo fino al 31 gennaio. Invece, si ragiona sull'estensione temporale dell'obbligo di esibire il Qr code sul posto di lavoro.
Per ora nulla è ancora deciso, ma i ragionamenti che si cominciano a fare tra i tecnici e anche nel Governo vanno verso una sola direzione e cioè quella di allungare la vita del green pass anche al 2022, almeno fino all'estate. Questo per due motivi: il primo è che il green pass è uno strumento che sembra funzionare bene nell'arginare la diffusione del Covid, come dimostra quanto accaduto finora in Italia e il fatto che in diversi Paesi, a partire da quelli dell'Est Europa dove dilagano i contagi, si sta pensando di ricorrere al certificato verde. E poi perché l'estensione dell'obbligo del pass ha trascinato la campagna vaccinale che ora ha raggiunto almeno con una dose l'86% della popolazione vaccinabile e presto potrebbe far arrivare al traguardo del 90% di vaccinati, giudicato il massimo obiettivo raggiungibile.