Nuovo capitolo nello scontro tra Cirielli e la Carfagna. Il giorno dopo la sfiducia a Pasquale Aliberti sindaco di Scafati e per un paio di mesi capogruppo Pdl a Palazzo Sant’Agostino, il coordinatore provinciale del partito prende posizione in suo favore e lo fa attraverso un comunicato di condanna nel quale stigmatizza le decisioni assunte da 5 consiglieri provinciali – Cammarota, Schillaci, D’Onofrio, Napoli ed Odierna – che hanno appoggiato la linea del presidente Cirielli, secondo cui Aliberti non può più fare il capogruppo PdL se non condivide la sua linea venendo a mancare il rapporto fiduciario col resto del gruppo e con il presidente. Un “processo irrituale e sommario” scrive Antonio Mauro Russo, uomo di fiducia del ministro Carfagna, che non dimentica il ruolo avuto nella vicenda dagli assessori presenti in giunta, Gambino e Iannone in testa, che hanno appoggiato la linea dura del presidente. Per i ruoli istituzionali ricoperti, il documento non è stato firmato dallo stesso Cirielli, dal presidente del consiglio Eva Longo e dal vicepresidente Ferrazzano. S’è sfilato, invece, Domenico Di Giorgio, ritenendo distinte la questione partito da quella dell’ente Provincia. Solidarietà al primo cittadino scafatese è stata poi espressa sempre ieri da una cinquantina di esponenti del Pdl tra cui l’onorevole Gerardo Soglia, il sindaco di Sarno, Amilcare Mancusi, gli ex sindaci di Angri, Mazzola, e Cava, Messina, e poi il capogruppo al comune di Salerno Zitarosa, e quello al comune di Battipaglia, Gerardo Motta. Aliberti non è solo, dunque. Cirielli ora lo sa.
Guerra PdL, Russo si schiera con Aliberti
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