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La procedura d’infrazione avviata contro l’Italia per la proroga delle concessioni balneari e le nuove regole imposte dall’Europa – come l’obbligo dell’acqua potabile anche per le piscine e docce – preoccupano il sindacato dei balneatori, che solo in provicnia di Salerno rappresenta oltre 200 realtà (su 7.200 nazionali)