L'incidente, la gamba persa e la laurea insieme

I destini inseparabili di Giulia e Chiara amiche speciali

Nel 2020 le loro vite sono state sconvolte
Antonio Esposito

Un legame che va oltre l’amicizia, fatto di coraggio, resilienza e complicità: è la storia di Giulia Muscariello e Chiara Memoli, due giovani che hanno affrontato insieme una tragedia che ha segnato profondamente le loro vite. Era la notte del 30 luglio 2020, a Cava de’ Tirreni (Salerno), quando Giulia, allora 18enne, perse una gamba per salvare Chiara, 17 anni, dall’impatto di un’auto in corsa. Nonostante le gravi ferite riportate, Giulia ha trasformato quel giorno in un nuovo inizio, affrontando con determinazione la disabilità, sempre con Chiara al suo fianco.

L’incidente, che ha sconvolto la comunità, non ha però scalfito l’amicizia tra le due ragazze. Al contrario, il loro legame si è rafforzato, resistendo anche alla distanza dettata dalle scelte universitarie. Giulia ha intrapreso gli studi in Lettere moderne all’Università di Salerno, mentre Chiara ha scelto Ingegneria biomedica a Torino, con il desiderio di poter un giorno sostenere la sua amica nello sviluppo di protesi innovative. “Dopo l’incidente – racconta Chiara – ho visto quanto un ingegnere potesse fare in questo campo. È grazie a Giulia che ho scelto questa strada”.

Lo scorso settembre, Giulia e Chiara hanno raggiunto un altro traguardo importante: la laurea, ottenuta a pochi giorni di distanza l’una dall’altra. Un simbolo di rinascita e di determinazione, che ha portato Giulia, nominata Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, a guardare con fiducia al futuro. “Sono autonoma, guido, ho trovato casa e molti amici – dice Giulia –. Le difficoltà ci sono state, ma le ho superate”.

Nonostante il ricordo dell’incidente sia indelebile, per Chiara è diventato “solo un simbolo della forza di Giulia”, un punto di riferimento per affrontare ogni sfida. Giulia, pronta ad iniziare la magistrale in Filologia, ha imparato a convivere con la protesi, trasformandola in un tratto distintivo: “Ho capito che dovevo renderla un punto di forza, così ho personalizzato le protesi: quella da mare è rosa brillantinata, quella quotidiana dorata”.

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