Tutti possono essere utili, nessuno indispensabile. Ma affinché ognuno possa dare il suo contributo alla causa, deve essere messo nelle condizioni di rendere al meglio e, soprattutto, deve stare bene sotto il profilo fisico. Ha le idee molto chiare mister Brini che, avendo visto all’opera più di una volta la Salernitana, sa dove i suoi predecessori hanno sbagliato e che tipo di correttivi apportare, alla preparazione e all’impiego dei calciatori. In quest’ottica, il tecnico di Porto Sant’Elpidio vuole recuperare al più presto gli acciaccati e portare al top della forma alcuni dei giocatori che, anche a causa di problemi fisici, oltre che tattici, hanno reso al di sotto delle aspettative. E’ il caso, in particolare, di Ciaramitaro, Coppola, ma anche di Peccarisi. Brini non ha nessuna intenzione di mollare la presa su di loro che, sebbene non siano stati protagonisti finora di un’annata particolarmente positiva, conoscono la categoria, possono e devono dare di più. A Rimini, ad esempio, se Peccarisi è destinato alla panchina, visto che è ancora in ripresa dopo l’ennesimo infortunio muscolare, gli altri due dovrebbero partire nell’undici titolare. Giunti nella campagna di rafforzamento invernale, il mastino napoletano ed il palermitano non sono riusciti fin qui a dimostrare pienamente il loro valore. Eppure si tratta di due giocatori che hanno trascorsi importanti, Serie A con Messina e Livorno, addirittura presenze in nazionale per Coppola, promozione col Chievo lo scorso anno ed esperienze in A con Parma e Palermo, campionati importanti a Livorno per Ciaramitaro. Uno grintoso, l’altro bravo tecnicamente, Coppola e Ciaramitaro in granata hanno fin qui deluso le attese. Per loro, dunque, le ultime 8 gare della stagione avranno un sapore particolare, visto che dovranno dimostrare sul campo che la società aveva fatto bene a prenderli e a descriverli come il possibile valore aggiunto della squadra granata. Il tempo però stringe e, alla luce di una condizione fisica ancora non ottimale, come è parso chiaro sabato scorso col Treviso, dovranno sopperire con l’esperienza e le motivazioni ai limiti fisici.
I flop cercano il riscatto
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