I giovani ed il linguaggio abbreviato: sms e chat

Redazione

«Di sicuro gli sms non sono forme né nuove né distruttive ma i ragazzi devono usare i simboli conoscendo i sinonimi corrispondenti». Va subito al centro della questione il prof. Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca ospite ieri pomeriggio dell’incontro promosso dal Rotary Salerno Est e dall’Interact club Salerno. “L’italiano ed i giovani, la comunicazione scritta veloce in sms, chat ed internet ” è stato il tema della lezione tenuta dal professore Sabatini agli studenti di diverse scuola superiori della città. Ad introdurre l’argomento la giornalista Ketty Volpe che ha parlato di “digital generation”. Giovani che parlano tra di loro con sms, si danno appuntamento in chat e che in rete si incontrano. «Gli strumenti tecnologici sono di per sé neutri, sono possibilità nuove» ha spiegato il prof. Sabatini ai ragazzi ricordando che tutto il Medioevo ha fatto grande uso di abbreviazioni per risparmiare pergamene e lavoro ai copisti. «Le abbreviazioni – ha sottolineato Sabatini – sono anche un esercizio dell’intelligenza. L’importante è non abbreviare i pensieri più profondi. Le riflessioni più importanti e meditate o i sentimenti più raffinati non possono essere espressi in maniera abbreviata.

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