Tutti gli attori in campo, ieri, in Prefettura per la crociata del buon senso, perché i nostri giovani, i minori, non possono e non devono cadere nel tunnel dell’alcolismo, perché quella che ormai è stata definita “malamovida” deve tornare ad essere luogo d’incontro sano tra giovani e giovanissimi. Deve tornare ad essere Movida. Scatta il giro di vite per i gestori dei locali notturni che vendono superalcolici a chiunque, senza rendersi conto che stanno facendo del male a dei ragazzini, sarà pugno duro contro quelli che se ne fregano altamente anche delle reiterate preoccupazioni delle famiglie e dei ripetuti appelli del Governatore De Luca che più volte è tornato su un problema che rischia di diventare emergenza. Va bene la repressione, ancora meglio sarà mettere in campo tutte le iniziative utili a prevenire l’abuso di alcol da parte di minorenni, per cui ci aspettiamo che la scuola faccia la sua parte, che nelle aule si cominci a parlare delle insidie che si nascondono dietro quel giochino, “un cicchetto tira l’altro”, perché è tutt’altro che un gioco.
I minori e “lo sballo”: andare oltre la repressione
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