I ragazzi di Pastena, storia di crimine e tatuaggi

Redazione

Volti coperti, armi in pugno, disposti a tutto… I ragazzi di Pastena agivano così. Al loro attivo 7 rapine (5 supermercati, un distributore di benzina ed il mercato ittico della zona industriale) in 40 giorni, raid che gli avevano fruttato – spicciolo più, spicciolo meno – circa 20mila euro. L’ultimo colpo, quello messo a segno al Conad di via Giudice sabato mattina a mezzogiorno, è stato fatale per Cesare Pennasilico, pregiudicato di 29 anni, residente proprio a Pastena e per il suo complice, Domenico Picariello (precedenti anche per violenza e lesioni), 34 anni e un legame familiare con gli Stellato. Un legame affettivo e criminale, celebrato anche da un segno che l’uomo aveva all’interno dell’avambraccio, un tatuaggio raffigurante la testa di Donato Stellato cugino, boss dell’omonimo clan, morto ammazzato in un agguato di camorra davanti al Tribunale di Salerno due anni e mezzo fa. Quello di Picariello non è l’unico tatuaggio “parlante” in questa storia criminale: un ruolo importante nelle indagini della squadra mobile lo ha avuto anche il marchio di Pennasilico, autore materiale della rapina al Conad…Il suo segno distintivo era un tatuaggio sulla nuca: una enorme ragnatela che è stata notata da alcuni clienti del supermercato. È stata questa la prova del nove per gli uomini del vicequestore Carmine Soriente che lo hanno acciuffato pochi minuti dopo il colpo dinanzi al portone della sua abitazione proprio a Pastena. I poliziotti hanno perquisito non solo la sua casa ma anche il garage dove solitamente parcheggiava la sua moto, una Yamaha Tmax: più volte vista sulla scena delle rapine. Ai poliziotti è bastato sollevare la sella per trovare, all’interno, i tremila euro del bottino gettati alla rinfusa, una pistola calibro 38 carica, una foglio adesivo color argento (utilizzato per coprire la targa) e agganciato al manubrio, il casco integrale. Nella sua abitazione, invece, gli agenti hanno rinvenuto: una pistola calibro 8, un pugnale, un coltello serramanico, droga. Quindi altri due caschi da motociclisti: quelli utilizzati nelle rapine.

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