Fa molto freddo, eppure a Salerno si vive un clima da calcio sotto all’ombrellone. Più che mercato di riparazione, quello granata è un vero e proprio stravolgimento dell’undici titolare, un dato che mette a nudo, in modo indiscutibile, la fallimentare opera di Fabiani che, evidentemente, aveva allestito una formazione non all’altezza della situazione. Oggi, nonostante l’ennesimo flop in quel di Bari, in città c’è tanta voglia di calcio parlato, grazie agli ultimi colpi, coi vari Ciaramitaro, Spinesi e Fatic che infiammano la piazza. Ma attenzione: i rinforzi non bastano. Per mettere in cascina i 27-28 punti che ancora mancano alla salvezza, c’è bisogno che il gruppo diventi squadra, se vogliamo c’è bisogno anche di un pizzico di entusiasmo ed ottimismo in più da parte del tecnico Mutti, che coi suoi silenzi e i suoi musi lunghi di certo non trasmette sensazioni positive allo spogliatoio. In questo senso, buoni approccio e atteggiamento di Coppola, che dopo la sconfitta in Puglia ha parlato di episodio negativo da mettersi alle spalle. La Salernitana, come dice l’ex messinese, ha tutte le carte in regola per giocarsela a viso aperto con chiunque e soprattutto difendere la categoria perché – seppur in colpevole ritardo – oggi ha un volto ben delineato e grande sostanza, almeno sulla carta. Sveglia, dunque, e bando alle depressioni: si dia inizio alla rimonta, magari anche divertendosi. Meglio tardi che mai.
I rinforzi non bastano
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