I sindacati: senza risorse non c’è una sanità giusta

Redazione

Il Sistema sanitario nazionale deve essere universale, perequato, solidale: questa la prima sfida che abbiamo davanti. Per farlo, non possiamo avere un finanziamento nazionale che è sotto la soglia minima dell’Organizzazione mondiale della sanità”.

Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo all’Assemblea nazionale della salute di Cgil, Cisl e Uil che si è svolta oggi (19 settembre) a Salerno. “Senza risorse adeguate non si pratica l’universalismo – a suo avviso –, ma al contrario si allarga la diseguaglianza”. La richiesta di risorse in legge di bilancio “non è rituale – dunque –: siamo davanti a un governo che non smette di utilizzare la parola ‘modernità’, allora è il caso che la usino per garantire l’universalità del servizio sanitario e la presa in carico dei cittadini”. Il numero di medici e infermieri in Italia oggi è insufficiente, questa “è una follia non frutto del caso, ma di errori che sono stati fatti”. “Il diritto universale alla salute è scritto sulla nostra Carta costituzionale, ma ad oggi è ancora un miraggio per tante, troppe persone – ha ricordato il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan –. Abbiamo situazioni molto diverse tra il Nord e il Sud, registriamo migrazioni continue di cittadini per curarsi: riguardano più di un milione di persone, questo non è assolutamente accettabile. Bisogna ripartire dai bisogni, dalle esigenze dei territori e creare davvero un diritto alla salute che sia uguale e positivo per tutti. Le strutture, soprattutto nel Mezzogiorno, sono troppo spesso inadeguate rispetto alle domande. C’è poi un problema di decurtazione del personale medico e sanitario, che diminuisce anno dopo anno”. Per il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, “serve una riforma sanitaria che deve essere legata a quella fiscale”. In particolare, ha detto il sindacalista, “siamo stanchi di sentire che il sindacato chiede soldi e risorse per migliorare la situazione, e non ce ne sono”. Un passaggio quindi sulla situazione del Sud: “Bisogna proseguire sulla strada della capacità di investire con interventi straordinari per il Mezzogiorno. In caso contrario la distanza aumenterà e il Nord, da solo con la sua ripresa economica, non potrà trascinare tutto il Paese”. Il ministro della Sanità, Giulia Grillo, ha dato forfait all’assemblea con le confederazioni. La titolare del dicastero ha inviato una lettera, specificando che il suo impegno “è e sarà sempre dalla parte dei cittadini perché possa affermarsi il pieno rispetto del diritto alla salute in ogni parte del Paese”. Grillo ha assicurato che continuerà “a lavorare per vincere le tante criticità che precedenti governi non hanno saputo affrontare. Mi adopererò affinché le disparità tra Regioni possano essere superate”. https://www.youtube.com/watch?v=D0Q8x86myKM

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