Moltissimo Vasco Rossi, un po’ di Ligabue e poi Ramazzotti, Jovanotti, Caparezza, Articolo 31, Battiato… La colonna sonora dei ragazzi battipagliesi che hanno partecipato all’opera d’arte pubblica – la prima in Campania – “I Song Io”, è composta soprattutto da musica italiana… Anche se non sono mancate scelte singolari come Nat King Cole, Ratti della Sabina, Domenico Modugno (anche se rimodernato dai Negramaro), John Coltrane e Chet Baker. Un universo di suoni cui corrisponde un universo di volti, di sogni, di aspettative che gli stessi protagonisti (più di 300) hanno raccontato al fotografo Gianni Comunale attraverso le pose e l’abbigliamento scelto per i suoi scatti. Pose e scatti che montati insieme ed integrati con alcuni versi delle canzoni scelte hanno dato vita ad un video, prodotto dall’associazione Aut Aut che è stato proiettato sabato scorso in piazza Aldo Moro a Battipaglia nel corso di una serata che si è conclusa con una travolgente esibizione dei Nobraino. Un filmato che nel rappresentare uno spaccato generazionale dei ragazzi battipagliesi dai 16 ai 24 anni, si è rivelato un documento unico ed utile – per le istituzioni e per gli adulti – per interfacciarsi con il mondo giovanile. La presentazione ufficiale del video, che nel corso di questo mese di agosto verrà riproposto in altre location, ha previsto il coinvolgimento di alcuni dei 350 ragazzi protagonisti, che si sono esibiti in piazza replicando quanto fatto durante lo shooting fotografico dello scorso maggio: dalla giocoleria al teatro, dal body painting alla break dance, dal disegno alla musica. In una piazza gremita di pubblico, curiosi, parenti, amici, gli interpreti di questo ritratto collettivo hanno scoperto di essere, nel loro vivere quotidiano, nella loro originalità, delle opere d’arte.
I song io, 300 ragazzi diventano opere d’arte
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