In questa torrida estate salernitana piena di turisti ed eventi, di immagini da cartolina e di sold out, c’è una macchia. Anzi più d’una, se si guardano le foto e i video che sconcertati bagnanti del litorale cittadino continuano a postare e condividere su ogni piattaforma social…
Nel bel mezzo del più caldo dei mesi di luglio degli ultimi venti anni, infatti, i tuffi dei salernitani continuano ad essere rovinati dalle condizioni del mare: non limpido, con bolle e schiuma e, soprattutto, con lunghe striature o chiazze di tutte le sfumature dal giallo al marrone.
Eppure, secondo i dati dei campionamenti Arpac di fine giugno, i tratti di mare vietati ai tuffi sarebbero solo due: lo specchio di mare antistante alla Foce dell’Irno (180 metri a est del fiume fino alle piscine comunali), e la spiaggia libera dal Fuorni al fiume Picentino.
A Torrione – dove ci sono le spiagge più colpite dai disagi – i prelievi del 20 giugno avevano evidenziato qualità di acqua «buona», mentre «eccellenti» erano risultati i tratti di mare di Mercatello fino a via Leucosia anzi, fino alla spiaggia a sud del porto Marina d’Arechi.
E’ vero che nei liquidi le situazioni sono instabili e non ci sono barriere o cordoni che tengano, però è anche vero che monta la rabbia di chi, vivendo a due passi dal mare non può immergersi senza temere una qualche infezione.
Le temperature record potrebbero aver causato la putrefazione delle alghe, legato al riscaldamento delle acque, ma nonostante le rassicurazioni delle ultime settimane dell’amministrazione comunale c’è chi, in spiaggia, sospetta possibili scarichi fognari soprattutto lungo le aste dei fiumi: «Sono state fatte tutte le dovute segnalazioni agli organi competenti. Perché i cittadini e i bagnanti vanno rispettati, così come l’immagine turistica del mare, che è un traino economico importante».