Ha scelto il Convitto nazionale, la scuola più antica di Salerno, per il suo primo giorno di scuola da assessore al diritto allo studio ed alla formazione scolastica. Antonio Iannone, accompagnato dal dirigente scolastico – che nei convitti si chiama Rettore – Ciro Pascarella, ha voluto salutare gli alunni della prima media (solo quattro ragazzine e una ventina di maschi), i piccoli della scuola per l’infanzia (che quest’anno sono 40) ed anche gli emozionantissimi esordienti della prima elementare… La scelta del Convitto Nazionale è dettata dalla volontà dell’Amministrazione provinciale di valorizzare una delle culle della cultura salernitana, e dalla necessità di porre l’attenzione su un’emergenza architettonica, che va recuperata. Il Convitto Nazionale, infatti, occupa l’area su cui sorgeva il monastero femminile di S.Maria Maddalena. Istituito nel 1811 da Gioacchino Murat, fu protetto dai Borbone e amministrato dai gesuiti. Verso la fine del secolo, venne intitolato a Torquato Tasso. Nel 1913 e nel 1924 subì una radicale trasformazione. L’edificio fu ingrandito e interamente restaurato così da poter far fronte a tutti i bisogni della vita collegiale. Intitolato a Costanzo Ciano nel 1940, riacquistò il precedente titolo di “T.Tasso” subito dopo la seconda guerra mondiale. Con una legge del 1967 tutte le scuole annesse all’istituto divennero statali. Da allora sono stati ammessi anche i semiconvittori.
Iannone inaugura l’anno scolastico al Convitto
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